I PROFESSIONISTI

I professionisti

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Avv. Antonio La Scala

E’ un punto di riferimento nazionale nella trattazione dei reati militari e di tutte le fattispecie contemplate dal codice penale militare di pace, con particolare attenzione al reato di corruzione commesso da appartenenti a corpi militari.

I miei articoli

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Avv. Laura Lieggi

Avvocata Cassazionista esperta in Diritto del Lavoro e della previdenza sociale. Consulente presso i maggiori sindacati rappresentativi, ha difeso in moltissime occasioni donne emarginate e vittima di datori di lavoro incuranti della normativa sulla parità di genere. Relatrice in convegni sulle condizioni di lavoro e soprattutto di quella femminile. Autrice di articoli e note a sentenza relative alle materie trattate nei convegni. Da qualche anno studia e segue processualmente, le problematiche del mondo militare e in particolar modo dei limiti nella carriera delle donne soldato o appartenenti alle forze dell’ordine.

I miei articoli

Le parole di Umberto nella sua ultima lettera

“Mi sono stancato di passare da una CMO all’altra (Aosta-Verona-Bari) 4 volte e mi sono stancato a passare da una ...
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LETTERA DI MAMMA ROSANNA AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Ecc.mo Ministero della Giustizia Oggetto: Restituzione del commiato alla carriera consegnato in data 25/10/2022 Il 25 ottobre del 2022 tra ...
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Per non dimenticare in memoria di Umberto Paolillo

“Il suicidio dimostra che ci sono, nella vita, mali più grandi della morte” ... Un ragazzo semplice. Senza alcune pretese ...
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IL PERCHE’ DI UNA SCELTA

IL PERCHE' DI UNA SCELTA Il perché di una scelta è mollo semplice intuirlo: Motivi di LAVORO. È stata una ...
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I militari e le forze dell’ordine possono fare un secondo lavoro? Attenzione ai procedimenti disciplinari!

Chi non vorrebbe arrotondare il proprio stipendio facendo qualche lavoretto in più! L’ordinamento militare però, prevede delle limitazioni in questo ...
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Dott.ssa Giuseppina Filieri

Psicologa, psicoterapeuta (iscritta Albo degli psicologi della Regione Veneto, sez. A n° 6396 da 06/03/2008) e psicologa forense (nell’ambito delle consulenze tecniche di parte CTP, d’ufficio CTU e in qualità di ausiliaria) , mi occupo dal 2010 di formazione all’interno delle aziende in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (rif. D.Lgs. 81/08), con un focus specifico in merito allo SLC (Stress lavoro correlato). Svolgo attività clinica con minori e adulti soprattutto per ciò che concerne le tematiche del bullismo, cyberbullismo, violenza di genere e mobbing.

Dal 2012 sono relatrice in numerosi convegni, seminari e workshop in quanto è solo attraverso una buona informazione che si può raggiungere quella consapevolezza in grado di far comprendere che “uscire dalla violenza si può”.

Sono dal 2021 presidente della Fondazione Libra ets la cui mission è quella di prevenire e scardinare il perverso fenomeno della violenza che, in maniera subdola, pervade e distrugge moltissime vite.

Ad ottobre del 2022, conseguo il master di II livello in neuropsicologia forense e criminologia clinica, con una tesi dal titolo: “Mobbing e suicidio nelle forze dell’ordine. Analisi del fenomeno”.

Ho voluto analizzare il fenomeno dei suicidi all’interno delle forze dell’ordine, in quanto la silente impennata degli atti anticonservativi agiti dai militari, al pari delle condotte agite dai minori, rappresentano un fenomeno meritevole non solo di attenzione, ma di oculata indagine. Argomenti ostici e delicati allo stesso tempo, che esigono la messa in campo di professionisti, ma soprattutto di recuperare, ciascuno, le proprie responsabilità.

All’interno del mio elaborato al fine di dare evidenza di quanto le ripetute umiliazioni e le continue sanzioni disciplinari immotivate, possano ledere l’integrità psichica, portando il soggetto che ne è vittima a non vedere altra via d’uscita se non la morte, ho analizzato il caso del suicidio di Umberto Paolillo, cui questa associazione è dedicata.

“……Chi agisce con violenza è un essere privo di scrupoli, infatti, secondo Cicerone e Tucidide l’esercizio del potere spesso si discosta da ragioni morali come l’etica o la lealtà, e le condotte che lo determinano hanno scopi differenti. Va infatti precisato che se nelle aziende private lo scopo del mobber è quello di portare la vittima al licenziamento (ciò ha indubbiamente notevoli vantaggi per l’azienda dal punto di vista economico), nella pubblica amministrazione le condotte vessatorie mirano all’eliminazione dell’altro attraverso comportamenti illeciti frutto di un  disegno persecutorio unificante, preordinato alla prevaricazione (Cass. Sez. Lav, 29 dicembre 2020, 29767; id., 9 giugno 2020, n. 10992 del 2020).

Al netto delle difficoltà statistiche nell’individuare il peso delle cifre discernendo ciò che è semplice denuncia o percezione, da ciò che è vero accertamento, anche sulla base delle difficoltà probatorie in materia di mobbing, le persecuzioni psicologiche sul luogo di lavoro costituiscono, nell’era dei diritti individuali, un vulnus che mette in discussione i valori stessi della nostra Società” – (Mobbing e suicidio nelle forze dell’ordine. Analisi del fenomeno. – G. Filieri – p. 14)

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